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Ricette tipiche
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LA RICETTA ORIGINALE DAL LIBRO DELL'ACCADEMIA: CONIGLIO CON PEPERONI

04/03/2022

Ed eccoci all'appuntamento settimanale del nostro Gruppo, l'inserire una ricetta originale tratta dal Libro Antiche Ricette Certificate dall'Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte di Carlo MONTRUCCHIO

CONIGLIO CON PEPERONI

l termine “Coniglio” ci riporta immediatamente all’immagine di cascina, campagna, tradizione agricola. È sempre stata una carne molto utilizzata nella Cucina Piemontese. A testimonianza della diffusione del coniglio nella nostra Regione, risulta che nel 1874, a Torino, venne aperto per la prima volta un vero e proprio macello per conigli. Nel 1926 nacque ad Alessandria l’Istituto Nazionale di Coniglicoltura, per riqualificare l’allevamento del coniglio nostrano nelle campagne, in appoggio anche all’industria della pellicceria non pregiata e dei cappelli che necessitavano di tante pelli di coniglio per evitare maggiori costi legati ad eventuali importazioni. In Piemonte, fino agli anni ’50 era molto diffusa una razza autoctona - il coniglio grigio, razza robusta, di facile gestione nutritiva, che cresceva bene sia in gabbia, sia a terra. Attualmente, dopo anni in cui era quasi sparito, grazie al dipartimento di scienze zootecniche della facoltà di Agraria di Torino è iniziato il recupero. Le caratteristiche che stimolano il nuovo interesse per le carni del Coniglio grigio di Carmagnola sono: modesta quantità di grassi, assenza di colesterolo, facile digeribilità, poco contenuto di sodio, adatto alle diete degli anziani, bambini e sportivi.

Ingredienti e dosi per 6 persone:

1 coniglio di Kg. 1,5 meglio se è “Grigio di Carmagnola”

4 - 5 peperoni gialli e rossi

vino rosso piemontese

aceto di vino rosso

olio extravergine d'oliva

buon brodo

1 noce di burro

3 spicchi d'aglio

prezzemolo

1 rametto di lauro

1 rametto di rosmarino

1 rametto di salvia

1 cipolla,

2 gambi di sedano,

2 carote

sale e pepe q.b.

Preparare il coniglio per la cottura: lavarlo in una bacinella con poca acqua alla quale verrà aggiunto un bicchiere di vino bianco e un po’ d’aceto bianco, asciugarlo perfettamente e tagliarlo a pezzi privandolo delle zampe, della coda e della testa. Disporre i pezzi in una padella e senza utilizzare condimenti rosolarli a fuoco vivo per liberare l’eventuale odore di selvatico e di erbaceo. In una padella larga far imbiondire leggermente gli spicchi di aglio con un po’ d’olio extravergine e un po’ di burro. Trasferirvi i pezzi di coniglio, aggiungere il rosmarino, il lauro e il trito di cipolla, sedano e carota. Lasciarli rosolare bene, salare, pepare. Bagnare il tutto con un bicchiere di vino rosso e alzare la fiamma per farlo evaporare e per dorare la carne. Coprire la padella, continuare la cottura a fuoco moderato per un’ora e mezza circa, aggiungendo ogni tanto del brodo. Nel frattempo, preparare i peperoni, dividerli a falde e tagliarli a pezzi non troppo grandi. Un quarto d'ora prima della fine aggiungerli al coniglio, bagnare ancora con un po’ di vino rosso e completare la cottura. Terminare con una spruzzatina di aceto, controllando che la salsa di fondo sia ben legata.